Tre civette: una che non vede, una che non sente, una che non parla.
Nel Giardino della Memoria di Capaci, un murales ci guarda e ci invita ad aprire gli occhi, ascoltare, usare la voce. Sempre.
Le classi quinte del Liceo Europeo hanno incontrato chi la mafia l’ha conosciuta da vicino, chi ha perso tutto ma non ha perso la forza di raccontare: i familiari delle vittime innocenti.
Testimonianze vere, forti, che non si dimenticano.
Vedere oltre le apparenze.
Ascoltare con attenzione.
Parlare con coraggio.
Educazione alla legalità è questo: imparare a scegliere ciò che è giusto, ogni giorno. Anche quando è scomodo, anche quando costa fatica. Grazie a Sole, voce appassionata e luminosa, che ha saputo scuotere le nostre coscienze.
Perché la memoria non è un ricordo fermo, ma un’azione continua.