Nella nostra Primaria c’è uno strano silenzio. Quasi tutte le classi sono vuote. In gita.
Ci sono esperienze che insegnano più di mille parole, e una gita scolastica è una di queste.
Per ciascuno di loro quel giorno inizia con un misto di emozione e incertezza: uno zaino sulle spalle, il cuore che batte più forte del solito.
Ma non è solo un viaggio, è una porta che si apre sul mondo.
La gita è scoperta. Toccare con mano la storia, sentire il profumo della natura, ascoltare il suono di un luogo nuovo.
La gita è autonomia. Piccoli passi verso la crescita, verso la consapevolezza di poter contare su sé stesso.
La gita è convivenza. Condividere significa imparare a rispettare gli altri, a trovare un compromesso, a ridere insieme anche quando qualcosa non va come previsto. È un allenamento alla vita, dove la socialità è una delle chiavi più importanti.
La gita è memoria. Le emozioni vissute insieme ai compagni restano impresse più di una lezione alla lavagna. Le risate sotto il sole, la paura superata, il senso di appartenenza: tutto diventa parte della storia di ogni bambino, una storia che porterà con sé per sempre.
Li aspetteremo al ritorno diversi da come sono partiti. Con un bagaglio più ricco, non di oggetti, ma di esperienze. E, senza saperlo, con un piccolo pezzo di mondo in più dentro di sé.