Care ragazze e cari ragazzi,
mi auguro, come sempre, che voi e le vostre famiglie abbiate potuto trascorrere un sereno periodo di vacanze, che vi abbia permesso di ritemprare le forze in vista di un anno scolastico che dovrebbe riportarci ad una normalità di svolgimento sia nella presenza sia nei ritmi di lavoro e di apprendimento, dopo il lungo periodo legato alla pandemia Covid. Così sono le previsioni che leggiamo e sentiamo dai media ed anche il rigurgito che ha portato in questi giorni a qualche aumento di contagi sembra non destare particolari preoccupazioni e/o necessità di interventi precauzionali particolari, anche se attenzione e prudenza sono sempre consigliabili.
Nella mia lettera dello scorso anno vi evidenziavo il desiderio di attivarci per capire meglio le vostre attese, il vostro modo di pensare, le vostre aspirazioni per potervi aiutare meglio, invitandovi ad affrontare le difficoltà senza paura, con “fiuto e coraggio”, che non manca alla vostra età, e a sognare, come vi dico spesso, sempre più convinto che, specialmente nel periodo storico che state vivendo, “solo chi sogna in grande ha un grande futuro”, come ci insegna Papa Francesco, chiedendovi di “giocare in squadra” con i vostri insegnanti per trovare le modalità migliori, utili a farvi dare il meglio di voi stessi.
Fate sempre leva su “fiuto e coraggio”, ma per ottenere risultati concreti credo che il “vostro tempo” chieda oggi anche “consapevolezza e pragmatismo”.
In questi ultimi mesi abbiamo continuato, come tradizione del nostro Istituto, la ricerca di modalità didattiche nuove, di linguaggi nuovi, abbiamo approfondito il tema delle materie stem, visto esperienze di avanguardie educative, e approcciato anche il tema dell’intelligenza artificiale per valutare cosa cambiare e cosa proporre perché la vostra preparazione, all’uscita dalla scuola, sia pronta ad affrontare quello che vi aspetta nel lavoro o nel perfezionamento degli studi dopo il diploma.
Ma queste ricerche e le proposte che vi faremo avranno esito positivo e raggiungeranno l’obiettivo di una vostra preparazione adeguata alle richieste che troverete, solo se voi ne condividerete non solo la modernità, ma anche l’utilità, condizione indispensabile perché diate il vostro impegno con determinazione e, come spesso vi ricordo, con piacere, il piacere di “lavorare per il mio futuro”.
Mi corre la necessità di un esempio pratico. Da più di vent’anni la nostra scuola ha fatto la scelta di impostare la didattica delle lingue straniere secondo il metodo internazionale per il quale la padronanza linguistica punta primariamente alla comprensione ed alla comunicazione. Obiettivo che abbiamo perseguito e raggiunto non con una attività straordinaria (corsi specifici extrascolastici pomeridiani), ma in via ordinaria attraverso il lavoro con didattica modificata durante le ore di lezioni curriculari con il vantaggio che la preparazione è offerta a tutti e che automaticamente si può acquisire la preparazione per sostenere gli esami di certificazione internazionale. Chi di voi ne usufruisce? Chi ha la “consapevolezza” della grande opportunità di avere l’occasione di una preparazione ai livelli richiesti oggi dalla società e il “pragmatismo” di sfruttare l’occasione offerta lavorando con il dovuto impegno ed interesse evitando di dover acquisire queste competenze dopo il diploma con perdita di tempo, attesa per il lavoro e costi economici inevitabili. Chi non ne usufruisce? Chi continua a vedere questo come una attività “scolastica”, dà il minimo, solo per avere la promozione, e non sfrutta l’occasione delle certificazioni, perdendo così una grande opportunità!
Questo è quello che vi chiedo: “consapevolezza” che quello che si svolge in classe vi permette di essere subito pronti alle richieste che vi faranno dopo il diploma, e “pragmatismo” per finalizzare meglio l’impegno che comunque dovrete dare a scuola e non perdere le occasioni che vi offriamo.
Torno agli obiettivi che vi ho chiesto di porvi: non rinunciate mai a pensare ad un futuro che vi permetta una “pienezza di vita”, vi darà la forza dell’impegno, il desiderio di raggiungere gli obiettivi che ve lo consentiranno e, poiché siamo umani, potrà anche capitare che durante il cammino si possa cadere, ma camminare verso una meta ambita darà sempre la forza di rialzarsi.
Noi, docenti e presidi, saremo sempre al vostro fianco perché “Per la nostra scuola siete e sarete sempre le persone più importanti e tutto il nostro lavoro ha e avrà sempre un solo obiettivo: aiutarvi a crescere come persone e aiutarvi a valorizzare le capacità di ognuno di voi”.
Buon anno a voi e alle vostre famiglie.
Milano, 11 settembre 2023